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Informazioni come orari al pubblico, giorni di chiusura e così via pubblicate sulle strutture e gli eventi turistici potrebbero cambiare.
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Itinerari più lunghi
Viaggio da Tokyo sulla linea Joban e testimonianza della ricostruzione dopo il grande sisma del Giappone orientale
Il sisma che nel 2011 ha colpito il Giappone orientale ha causato danni inimmaginabili agli abitanti della regione di Tohoku. Questo itinerario si sviluppa lungo la linea ferroviaria Joban partendo da alcuni punti di prevenzione disastri di Tokyo sino alle zone di Tohoku maggiormente colpite dal sisma. Ma prima d’intraprendere il viaggio, è utile farsi una cultura sulla prevenzione dei disastri naturali visitando alcuni luoghi di Tokyo sopravvissuti a gravi calamità e incendi, per poi dirigere verso le aree colpite dal sisma di Tohoku per constatare i progressi fatti nella ricostruzione e meglio comprendere la portata di quanto successo.
Giorni 1-3
visita ad alcuni luoghi di Tokyo associati al tema della prevenzione dei disastri naturali.
Nei primi tre giorni si visiteranno alcuni luoghi a Tokyo per capire come ci si deve preparare ai disastri naturali, acquisendo un’utile esperienza da cui trarre la necessaria consapevolezza.
Esperienza anche con un lato più ameno però, perché sarà anche l’occasione per attraversare scorci metropolitani suggestivi.

Il primo giorno è dedicato al Parco di Ueno, oasi nella Tokyo centrale e storicamente primo parco urbano del Giappone. Quando nel 1923 Tokyo fu colpita dal grande terremoto della regione del Kanto, questa vasta area verde servì come centro di evacuazione e rifugio per le famiglie disastrate. Il parco di Ueno vanta anche alcuni importanti musei d’arte e uno zoo.

Il giorno successivo sarà dedicato alla visita al museo del memoriale del grande terremoto del Kanto, che esibisce molti reperti a testimonianza della gravità di quel terribile disastro. Là, con l’ausilio di testimonianze fotografiche e un’abbondanza di altri materiali si documenta la ricostruzione della città.

Il terzo giorno a Tokyo sarà invece riservato alla visita alle due torri dell'orologio Karakuri Yagura, nel quartiere di Ningyocho. Le Karakuri sono pupazzi meccanici che spiegano i successi ottenuti dai vigili del fuoco durante il periodo Edo. In zona i ristoranti non si contano, tra i quali alcuni particolarmente raccomandati per la loro specializzazione in tempura e soba, la caratteristica pasta giapponese di grano saraceno. Basta lasciarsi guidare dall’istinto e... dai piedi quando saranno stanchi.
1
Parco di Ueno
Prima tappa di questo itinerario è il parco di Ueno, a Tokyo. Inaugurato nel 1873, poco dopo l’inizio della cosiddetta Rivoluzione Meiji che ha proiettato il Giappone nell’era moderna, è stato il primo parco urbano del paese. Contiene anche il grande stagno Shinobazu e persino un minuscolo altopiano chiamato Monte Ueno. Nonostante si trovi nelle immediate vicinanze della stazione di Ueno, è piuttosto esteso (circa 53 ettari) e non si sbaglia troppo a definirlo autentica oasi verde in una metropoli tutta di cemento e acciaio. Quando nel 1923 Tokyo fu colpita dal grande terremoto della regione del Kanto servì come centro di evacuazione e rifugio per la gente rimasta senza dimora. Ma oltre ai prati relativamente vasti offre anche spunti culturali come musei d’arte e uno zoo, abbinamento che lo rende usufruibile dalla mattina alla sera. L’ingresso allo zoo è piuttosto ragionevole: solo 600 yen per gli adulti.
20 minuti in treno (linea non JR)
2
Museo memoriale del grande terremoto del Kanto (Parco Yokoamicho)
Situato nel parco Yokoamicho, espone materiali riguardanti il grande sisma accaduto a Tokyo nel 1923, il recupero cittadino che ne seguì e i bombardamenti aerei di Tokyo durante il secondo conflitto mondiale. Oltre ad esporre oggetti d’uso quotidiano danneggiati e bombe incendiarie vere e proprie, il museo offre una panoramica della ricostruzione post-bellica. L’obiettivo è lampante: mostrare le miserie della guerra per far pensare alla bellezza della pace. Si trova a circa 10 minuti a piedi dalla stazione di Ryogoku e l’ingresso è gratuito. Nel parco vi è anche un parco giochi per bambini e un giardino giapponese, che contribuiscono a rendere il luogo perfetto per passeggiare nelle giornate di sole.
10 minuti in treno (linea non JR)
3
Quartiere Ningyocho (torri dell’orologioKarakuri Yaguraispirate ai vigili del fuoco del periodo Edo)
Nel quartiere di Ningyocho, in cui ancora si respira un po’ dell’atmosfera del pittoresco paesaggio urbano prebellico, sorgono le due torri dell’orologio Karakuri Yagura. Sul lato Suitengu del quartiere si trova la “Torre dell’orologio Edo Rakugo Karakuri” e vicino all’incrocio con Ningyocho la “Torre dell'orologio Machi Bikeshi Karakuri”, che alcune volte ogni giorno per 2-3 minuti mettono in movimento alcune marionette. Quelle della torre Machi Bikeshi Karakuri illustrano le attività dei vigili del fuoco in città. Dopo questa parentesi amena si consiglia una sosta in uno dei molti ristorantini di Ningyocho, magari allo Imahan per provare gli autentici sukiyaki e shabu-shabu giapponesi. Poi, per terminare questa prima parte del viaggio, una tranquilla passeggiata nel centro storico di Amazake-Yokocho.
15 minuti in treno (linea non JR)
Giorni 4-6
famosi luoghi di Tokyo sopravvissuti a disastri e incendi.
Molti luoghi di Tokyo che sono miracolosamente sopravvissuti a disastri naturali e incendi devastanti hanno poi riacquistato la vitalità e il vigore di sempre. Si può dire che Tokyo sia stata pressoché completamente distrutta, ma presto ricostruita grazie alla tenacia e alla fede della gente e dell’amministrazione.

Il quarto giorno è dedicato alla visita all’esclusivo quartiere Azabu-Juban, riemerso dai ripetuti attacchi aerei alleati e oggi vivace zona commerciale di lusso e per questo ogni giorno visitata da molti. Vi sono anche diversi monumenti che rendono una passeggiata là particolarmente appagante.

Il quinto giorno si svolge a Nihombashi, uno dei quartieri storici per eccellenza di Tokyo. Pesantemente danneggiato prima dal grande terremoto del Kanto, nel 1925, e poi dai bombardamenti incendiari della seconda guerra mondiale, il suo recupero è stato pressoché fulmineo. Questa visita è anche un’ottima occasione per provare i sapori unici della gastronomia locale di un quartiere un tempo popolato soprattutto da commercianti e negozianti.

Infine, il sesto giorno vede al centro il famoso tempio Sensoji, presenza che da 1.400 anni lo rende il più antico del Giappone ancora gloriosamente in piedi nonostante le molte vicissitudini. È il simbolo indiscusso del grande quartiere di Asakusa, in cui si trova anche l’“Asakusa Hanayashiki”, il più antico parco di divertimenti del Giappone.
4
Azabu-Juban
Pur un tempo devastato dai raid aerei, il quartiere di Azabu-Juban è velocemente risorto e oggi è uno dei più esclusivi di Tokyo. Numerosi edifici andarono completamente distrutti dagli incendi che ne conseguirono, memoria ormai estinta dalla sua vivacità odierna come quartiere commerciale di prestigio. Una varietà di opere artistiche come la serie “Monumento al sorriso” creata in collaborazione con le ambasciate di 12 paesi sorgono lungo le sue vie conferendo un ulteriore tocco di eleganza.
15 minuti in treno (linea non JR)
5
Nihombashi
Il ponte Ishibashi, a Nihombashi, è uno dei simboli storici di Tokyo. In origine del tipo a tamburo, in seguito fu trasformato in struttura a doppio arco. A parte questo, il ponte è particolarmente gradito agli edochiani anche per via delle suggestive “Statue Kirin”, il suo vero simbolo. La zona di Nihombashi ha prosperato a lungo come città mercantile, ma oggi vi è di tutto, dai ristoranti tradizionali di lunga data ai caffè più alla moda. Nei giorni di cattivo tempo si ha un motivo in più per tuffarsi nel COREDO Nihombashi, centro commerciale direttamente collegato alla stazione ferroviaria e anch’esso ricco di ristoranti e negozi.
15 minuti in treno (linea non JR)
6
Tempio Sensoji
Il più antico di Tokyo, torreggia nel quartiere di Asakusa da ben oltre mille anni. È tuttora di grande impatto visivo nonostante abbia attraversato molteplici ricostruzioni parziali a causa di disastri naturali e incendi, motivo per cui è particolarmente amato dai residenti locali che insieme costituiscono uno dei simboli di resilienza di Tokyo. Il quartiere di Asakusa vanta anche numerose attrazioni come l’“Asakusa Hanayashiki”, il più antico parco divertimenti del Giappone, il quartiere di Kappabashi, altresì noto come “città della stoviglieria”, e i battelli turistici “TOKYO CRUISE”. Il biglietto d'ingresso all’Asakusa Hanayashiki costa 1,000 yen (ma bisogna munirsi di un altro biglietto per usarne le attrezzature) e la “Asakusa Mini Pleasure Cruise”, giro di circa 30 minuti sulle acque che bagnano il quartiere, 1.200 yen.
Treno ad alta velocità Yamagata Shinkansen
40 minuti in treno (linea non JR)
Giorni 7-9
viaggio nei luoghi del grande sisma del Giappone orientale.
Dopo Tokyo e la panoramica sui siti che ancora parlano di grandi disastri naturali avvenuti nella storia recente, è ora di rivolgere l’attenzione alla seconda parte del viaggio, questa volta più sù nella regione di Tohoku, dove il grande sisma del Giappone orientale nel 2011 ha causato danni particolarmente gravi. S’impareranno molte cose, da ciò che un maremoto di enorme intensità può fare alla speranza della ricostruzione che sempre ne consegue.

Il settimo giorno, in particolare, sarà dedicato all’aspetto delle radiazioni nucleari e all’ambiente naturale di Fukushima, nome che rimarrà a lungo nella memoria dei giapponesi, e forse non solo. Con l’ausilio di modelli in scala e video si capirà come quel sisma è effettivamente avvenuto, così come vari dettagli sull’incidente nucleare.

L’ottavo giorno una visita a Kesennuma, nella provincia di Miyagi, ove i danni causati dal maremoto sono stati particolarmente gravi. Al museo memoriale locale sono ben documentati gli effetti delle gigantesche onde marine che si sono abbattute sull’abitato, ma anche la commovente storia della ricostruzione che ancora prosegue.

Il nono giorno, l’ultimo, prevede una visita alla scuola elementare di Arahama, a Sendai. In questo vasto quartiere lo tsunami ha inghiottito con incredibile spietatezza molti edifici, ad eccezione di questa scuola che tuttavia porta ancora vivide cicatrici. Per finire, un momento spensierato cogliendo frutta di stagione nel vicino Parco della frutta JR di Sendai Arahama, un nuovo luogo turistico realizzato sulle macerie del terremoto-maremoto.
7
Commutan Fukushima
(centro provinciale per la ricostruzione ambientale)
Terminata la visita a Tokyo si parte dunque per Fukushima, l’area colpita dal disastro causato congiuntamente dal maremoto e dall’incidente nucleare. Il “Commutan Fukushima” (centro provinciale di Fukushima per la ricostruzione ambientale) illustra con grande efficacia gli effetti delle radiazioni nucleari sull’ambiente viste da una prospettiva familiare. Con l’aiuto di modelli in scala e video d’immediata comprensione illustra anche la strada percorsa sin dal giorno del maremoto e del disastro nucleare per riassumere le informazioni più recenti sulla Fukushima odierna. La “sala della ricostruzione ambientale”, uno dei due soli teatri con visione a 360° al mondo, con potenti ed efficaci immagini spiega la splendida natura e la ricca cultura della zona. L’ingresso è libero.
90 minuti in auto
8
Museo memoriale di Kessenuma sul grande sisma del Giappone orientale
Della provincia di Miyagi, Kesennuma è tristemente nota per avere riportato i danni più gravi. Nel museo locale dedicato al disastro sorge ancora intatto, cioè nelle condizioni di allora, un edificio scolastico che pur seriamente danneggiato e testimone di tante vite giovani offre una lezione sulla minaccia dei terremoti. All’esterno vi è altresì un parco per cani che però è popolare anche come luogo per lasciar divertire i bambini. Il biglietto d’ingresso al museo costa 600 yen per gli adulti. A causa della sua distanza dalla stazione JR di Kesennuma si suggerisce il BRT (Bus Rapid Transit), oppure il taxi.
210 minuti in autobus
9
Resti del grande sisma del Giappone orientale: scuola elementare e parco della frutta JR di Arahama (Sendai)
Qui sono esposti pannelli fotografici che documentano i danni causati dallo tsunami del grande sisma del Giappone orientale e molte scene reali di salvataggi, ma anche diversi materiali relativi alla storia e alla cultura della zona di Arahama. A circa 10 minuti a piedi dalla scuola elementare si trova il Parco della Frutta JR, realizzato sulle macerie del disastro. Essendo così vicino, per lenire il dolore causato dalla vista di così tanta distruzione si può vivere un lungo momento di relax cogliendo da sé i gustosi frutti di stagione che crescono in questa parte del Giappone orientale.
Questo viaggio, che si sviluppa lungo la linea ferroviaria Joban, inizia da alcuni siti di Tokyo sopravvissuti ai disastri del passato per terminare nelle aree più colpite dal grande disastro nella regione di Tohoku.
È un’occasione preziosa per capire in prima persona quanti danni possano fare i terremoti e i maremoti, ma anche l’importanza della preparazione a tali eventi naturali e perciò imprevedibili.
Inoltre, la visita ai luoghi colpiti da tali disastri ma anche a ciò che su di essi poi si è costruito, ad esempio centro dedicati al divertimento e caffè, è un segno palpabile degli effetti positivi della speranza per la ricostruzione di Tohoku.
I mezzi di trasporto qui indicati sono solo di riferimento, e quando possibile si raccomanda di esplorare le zone vicine a piedi.

*Le informazioni qui fornite sono aggiornate al mese di marzo 2022.
*Le informazioni sui trasporti non includono il numero né il tempo impiegato per i trasferimenti.
*L’ingresso a determinati luoghi/strutture può essere a pagamento.Per maggiori informazioni sugli orari di apertura, i giorni fissi di chiusura, i prezzi o altro ancora s’invita a vedere il sito web di tali luoghi/strutture o a contattarle direttamente.
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